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24 febbraio 1914 nasce Messaggerie Italiane 24 febbraio 2014 nasce Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri

Il 24 febbraio 1914 a Bologna Giulio Calabi fonda la Società generale delle Messaggerie Italiane di giornali, riviste e libri, società anonima dotata di 100.000 lire di capitale conferito da un gruppo di imprenditori, commercianti

Il 24 febbraio 1914 a Bologna Giulio Calabi fonda la Società generale delle Messaggerie Italiane di giornali, riviste e libri, società anonima dotata di 100.000 lire di capitale conferito da un gruppo di imprenditori, commercianti e professionisti locali.

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Dal 1938 è Umberto Mauri che prosegue e sviluppa la visione imprenditoriale innovativa e aperta delle origini. E’ una concezione d’impresa che continua immutata ancora oggi, pronta a cogliere i segnali dell’universo culturale (Messaggerie ha fondato ad esempio il primo negozio on line italiano) e a stimolare un’offerta editoriale plurale che ne ha fatto il punto di riferimento di molti editori indipendenti.

Il centenario di Messaggerie italiane ha evidenziato come la storia di un’impresa, che nel settore librario è all’avanguardia nei diversi ambiti in cui opera (editoria, distribuzione, retail e ingrosso), proprio per il suo carattere di snodo nell’industria del libro che riverbera un segmento della storia italiana, abbia suscitato interesse e curiosità, anche al di fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori.

Il 24 febbraio 2014, nel giorno del centesimo anniversario, Messaggerie Italiane darà vita alla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, che sarà presieduta da Achille Mauri, nella consapevolezza del ruolo e della responsabilità sociale di una scelta imprenditoriale e umana che ha connotato profondamente la vita della società nei suoi cento anni di attività.

La Fondazione assume la gestione della Scuola per Librai e, nell’intento di creare una cultura europea del libro, si propone, tra gli altri, l’obiettivo di coinvolgere in misura sempre più crescente gli attori del panorama editoriale e librario mondiale proseguendo e incrementando il progetto di formazione professionale.

I segnavia della storia di Messaggerie Italiane sono ora come allora la passione e l’amore per quel formidabile veicolo di idee e di libertà che è il libro.
Come spiega Achille Mauri “Il nostro maggior campo di semina deve essere oggi la formazione nel suo necessario rinnovamento. Oggi non si tratta quindi di chiudere un secolo, ma di aver voglia di ricominciare da capo questa partita usando anche i nuovi mezzi di comunicazione per seminare nella scuola attraverso una didattica attraente, con l’obiettivo di formare nuovi lettori ed aiutare la crescita culturale del nostro Paese”