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Londra, secondo premio internazionale alla A35-Brebemi Questa volta a decretarlo è il Project Finance Magazine

A35-Brebemi sempre più simbolo italiano della ripresa e dello sviluppo, l’autostrada per l’Expo 2015. L’Autostrada che collegherà in direttissima, da Luglio 2014, Brescia, Bergamo e Milano riceve, ancor prima della sua apertura, il secondo premio internazionale

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A35-Brebemi sempre più simbolo italiano della ripresa e dello sviluppo, l’autostrada per l’Expo 2015.

L’Autostrada che collegherà in direttissima, da Luglio 2014, Brescia, Bergamo e Milano riceve, ancor prima della sua apertura, il secondo premio internazionale per il miglior project financing europeo. A premiare A35-Brebemi, questa sera alle ore 21.30 al “The Grand Connaught Rooms” di Londra, è la prestigiosa pubblicazione di Euromoney Conferences, Project Finance Magazine.

Una vittoria internazionale capace di portare la A35-Brebemi tra le più importanti  organizzazioni premiate nei vari continenti, un prestigio che si sta trasformando velocemente  in un simbolo dell’Italia vincente, stimata nel mondo soprattutto reattiva in un momento economico così complesso.

A35-Brebemi inoltre si muove con la certezza di essere operativa per Expo 2015, essendo di fatto oggi l’infrastruttura assolutamente in allineamento al suo cronoprogramma.  L’apertura è prevista nel luglio 2014 in contemporanea con l’arco Tem.

Il presidente della A35-Brebemi, Francesco Bettoni, assieme ad una importante rappresentanza di partner che hanno contribuito alla realizzazione del project financing, saliranno tra poco sul palco del “The Grand Connaught Rooms” a ritirare il secondo simbolo di successo, dopo soli 15 giorni dall’ultimo riconoscimento.

Per questa occasione, il presidente Bettoni  afferma «voglio ricordare che anche questo secondo premio è una vittoria della squadra intera, un team che non si è fermato ad una buona performance interna, ha saputo motivare e supportare tutti i suoi partner verso un obiettivo e un lavoro comune, attività che ci ha portato a questo grande risultato. Ora la via è aperta, tante altre nostre infrastrutture italiane potranno essere costruite sul  modello della A35-Brebemi, di questo siamo onorati ed orgogliosi. Voglio ringraziare gli azionisti in particolare Intesa Sanpaolo, il gruppo Gavio, il gruppo Mattioda, Autostrada Brescia Padova, il sistema delle Cooperative, Unieco e CCC, Pizzarotti, le Camere di Commercio, i Soci Costruttori di BBM, e tutti gli stakeholder che hanno sempre creduto e sostenuto il progetto. Un ringraziamento lo indirizzo agli Istituti finanziatori per il loro fondamentale contributo: Cassa Depositi e Prestiti S.p.a., la Banca Europea per gli Investimenti, Intesa Sanpaolo, Unicredit SpA, Gruppo Ubi Banca, MPS Capital Services SpA e Credito Bergamasco SpA/Banco Popolare e Sace, per le garanzie prestate a supporto dell’operazione. Auspichiamo che questi riconoscimenti – ha aggiunto concludendo il Presidente Bettoni – possano aiutare il nostro Paese a migliorare un po’ la sua immagine internazionale e creare un clima di fiducia nel sistema delle PMI e nei giovani. Un grazie particolare alla Regione Lombardia, a Concessioni Autostradali Lombarde, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e agli Enti territoriali.»

SdP  Brebemi
Brebemi è il nuovo collegamento autostradale tra le Città di Brescia e Milano in corso di ultimazione. L’infrastruttura avrà un’estensione di 62,1 km. Oltre al tracciato principale dell’autostrada, il progetto dell’opera prevede anche la realizzazione di 35 km d’interventi sulla viabilità ordinaria. Sono 5 le Province interessate, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Milano, mentre i Comuni complessivamente coinvolti sono quarantatre, tredici in Provincia di Bergamo, tredici in Provincia di Brescia, quattro in Provincia di Cremona, uno in Provincia di Lodi, dodici in Provincia di Milano. La Brebemi è la prima infrastruttura autostradale italiana a essere realizzata in project financing, ovvero in completo autofinanziamento senza oneri per i contribuenti e per lo Stato, per un costo di 1,61 miliardi di euro. L’investimento è finanziato per circa il 75 % con prestiti bancari e per circa il 25 % con mezzi propri messi a disposizione dai soci (equity).

Brebemi sarà in grado di attrarre una parte significativa del traffico di lunga percorrenza, contribuirà a risolvere definitivamente l’annoso congestionamento che ha caratterizzato i territori che verranno attraversati, aiutando in modo straordinario a rilanciare la competitività degli stessi e delle imprese che vi operano.

UN PROJECT FINANCING RIUSCITO

IL CASO BREBEMI

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Il “Collegamento Autostradale di Connessione tra le Città di Brescia e Milano” è un’opera progettata, realizzata e gestita in concessione in regime di project financing dalla Società di Progetto Brebemi SpA. La concessionaria è CAL SpA (Concessioni Autostradali Lombarde).

Per la progettazione definitiva ed esecutiva e per la costruzione Brebemi SpA si è avvalsa di un Contraente Generale mediante un contratto EPC (Engineering, Procurement & Construction), ispirato ai contenuti dell’art. 176 del D.Lgs. 163 del 2006.

Con un contratto O&M (Operation and Maintenance) Brebemi ha affidato a una società appositamente costituitasi, ARGENTEA Gestioni Società Consortile per Azioni, la gestione del Collegamento Autostradale per tutta la durata della concessione (19,5 anni).

QUADRO ECONOMICO DI SPESA 1,611 MILIARDI DI EURO
INVESTIMENTO INCLUSO ONERI FINANZIARI 2,439 MILIARDI DI EURO
TIPOLOGIA DI INVESTIMENTO –          FINANZIAMENTO PROJECT: 1,818 MILIARDI EURO

–          MEZZI PROPRI (EQUITY): 520 MILIONI EURO

REMUNERAZIONE DELL’INVESTIMENTO CONCESSIONE
FINANZIAMENTO PUBBLICO ZERO EURO

Il costo netto complessivo dell’opera è di oltre 1,6 miliardi di euro, mentre l’investimento complessivo è di oltre 2,4 miliardi di euro, in parte finanziato con prestito bancario (1,8 miliardi di euro) e in parte con mezzi propri Brebemi (520 milioni di euro).

Le origini del progetto

Il progetto Brebemi nasce per rispondere a un bisogno collettivo (di trasporto) in un contesto di scarse disponibilità finanziaria della Pubblica Amministrazione. Da qui la scelta degli sponsor di ricorrere al finanziamento privato e quindi al modello del project financing.

Il closing finanziario

Il 25 marzo 2013 la Società di Progetto Brebemi SpA ha stipulato il contratto di finanziamento a lungo termine in regime di project financing dell’importo di 1,818 miliardi di Euro con un pool di finanziatori composto da Cassa Depositi e Prestiti SpA, Banca Europea per gli Investimenti, SACE SpA, Intesa Sanpaolo SpA, Unicredit SpA, Centrobanca SpA (Gruppo UBI Banca), MPS Capital Services Banca per le Imprese SpA, Credito Bergamasco SpA. Associato ai 520 milioni di Euro di mezzi propri conferiti dai soci della Società, il finanziamento copre l’intero fabbisogno finanziario, di oltre 2,4 miliardi di Euro, necessario alla realizzazione dell’autostrada.

Il finanziamento ha durata complessiva di circa 21 anni e condizioni economiche di mercato.

Si articola sulle seguenti linee di credito:

Linea di credito Importo (Milioni di Euro) Oggetto della copertura Ente Erogatore
Bulle e Amortising 1.520 Costi di costruzione e di investimento Banche Commerciali, C.DD.PP., BEI
IVA 200 Fabbisogno Iva durante il periodo di costruzione ed interamente messa a disposizione dalle Bache Commerciali Banche Commerciali
Standby 50 Fabbisogni finanziari non prevedibili Banche Commerciali

 

Performance Bond 48,5 Rilancio delle garanzie fideiussorie richieste in base alla Convenzione Unica stipulata con CAL Banche Commerciali

SACE garantisce nel progetto complessivamente 741,3 milioni di Euro di finanziamenti.

 

Conclusioni

E’ probabile che l’esperienza di Brebemi abbia fornito utili spunti al legislatore, che dal 2011 si è prodigato per accelerare e snellire le procedure di realizzazione delle grandi infrastrutture e delle opere soggette alla valutazione del CIPE e per incentivare l’impiego di capitali privati per la crescita dei settori strategici dell’economia, considerando evidentemente il project financing una delle sue priorità.

Il fatto che Brebemi sia riuscita a realizzare l’opera significa che il project financing è uno strumento che può essere utilizzato con successo per la realizzazione di grandi opere pubbliche, tanto più oggi alla luce del rinnovato e ampliato impianto normativo del settore.

Brebemi ha realizzato opere complementari sul territorio per oltre 800 milioni di euro. Oltre ad avere migliorato ulteriormente la qualità del progetto ha consentito ai Comuni e alle Provincie attraversate la costruzione di opere che in presenza delle regole sul rispetto del patto di stabilità non avrebbero mai costruito.

Non va dimenticato comunque che lo strumento del project financing è nato e si è sviluppato in contesti di common law e di mercato libero, per cui resta comunque tutta la complessità dovuta alla necessità di conciliare le prassi che lo caratterizzano, come il ring fence (cioè l’isolamento reciproco dei rischi del progetto da quello degli sponsor), con i principi generali del nostro ordinamento (civil law) in materia societaria, contrattuale e, non ultima, fallimentare.

Dar vita ad un organismo unitario composto da molteplici relazioni giuridiche di varia natura (contrattuale, societaria, amministrativa, normativa), retto da una pluralità di contratti con caratteristiche e funzioni diverse tra loro, in cui le vicende del contratto principale, che è la Convenzione di concessione, si riflettono sui contratti collegati e non viceversa, non affatto è semplice.

In tale ambito va tenuto conto che i soggetti finanziatori esercitano un ruolo di indirizzo e di controllo molto forte (una vera e propria “supervisione”), sia in fase di realizzazione che di gestione del progetto. La centralità del ruolo dei finanziatori nel project financing è riconosciuta dalla legge stessa (e dalla convenzione di concessione), che attribuisce ad essi la possibilità di subentrare nella gestione del progetto con una nuova società al posto di quella precedente nel caso questa non adempia agli impegni contrattuali.

D’altro canto il project financing è un’operazione di finanziamento rivolta al progetto e non ad una persona fisica o giuridica, come avviene ad esempio nel caso dei finanziamenti corporate. E’ quindi del tutto comprensibile che i finanziatori, ma anche gli operatori, ricerchino garanzie di stabilità del progetto e dei relativi investimenti. Occorre pertanto una severa protezione dai rischi di imprevedibili revisioni progettuali che comportino significativi aumenti dei costi. Inoltre, i rischi amministrativi, compresi quelli sulla costruzione e gestione dell’opera, derivanti ad esempio dal mancato o ritardato rilascio delle autorizzazioni dovrebbero essere a carico del soggetto aggiudicatore, ossia delle pubbliche amministrazioni, similmente a quanto previsto nei “contratti di disponibilità”. Inoltre l’equilibrio economico finanziario dell’operazione andrebbe garantito nel tempo adeguando i piani economico finanziari all’evoluzione dei mercati finanziari e rispettando le attese di ritorno sull’equity degli azionisti.

Il project financing offre grandi opportunità per la realizzazione delle infrastrutture necessarie al processo di modernizzazione del Paese, requisito indispensabile per competere a livello globale per il rilancio della nostra economia in un momento caratterizzato da insufficienti risorse pubbliche e da una prolungata crisi che ha coinvolto il mercato dei capitali, perché si tratta di uno strumento che ha la proprietà di coniugare gli interessi pubblici e privati e di essere adatto sia per una singola opera che per interventi complessi su vaste aree.