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Lavinia Mazzucchetti: transfer culturale e impegno civile nell’Europa del Novecento

giornata di studi - giovedì 29 gennaio 2015 (9.30-18) Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori - via Riccione 8 Milano   In occasione del cinquantenario della scomparsa di Lavinia Mazzucchetti, presso Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori che conserva le

giornata di studi – giovedì 29 gennaio 2015 (9.30-18)
Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori – via Riccione 8 Milano

 

Logo-della-Fondazione-Arnoldo-e-Alberto-Mondadori_imagelargeIn occasione del cinquantenario della scomparsa di Lavinia Mazzucchetti, presso Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori che conserva le sue carte ha preso vita un vero e proprio Laboratorio di ricerca che ha coinvolto studiosi di più università con l’obiettivo di mettere a fuoco questa straordinaria figura di donna e intellettuale mediatrice della cultura tedesca in Italia, e ha portato a una giornata di studi e alla pubblicazione di un volume della collana Carte raccontate “Come il cavaliere sul lago di Costanza”. Lavinia Mazzucchetti e la cultura tedesca in Italia, a cura di Anna Antonello.

Lavinia Mazzucchetti (1889-1965), il cui fondo archivistico è conservato presso Fondazione Mondadori, è una figura centrale quanto misconosciuta della cultura italiana del secolo scorso, soprattutto per la sua attività di mediatrice di cultura tedesca. Dietro gran parte degli autori più apprezzati nel nostro paese fra gli anni ’20 e gli anni ’60, da Thomas Mann a Stefan Zweig passando per Hermann Hesse, c’è lei: le recensioni con cui fin dagli anni ’20 dà conto su «I Libri del giorno» delle novità letterarie tedesche, le pionieristiche traduzioni proposte nella collana Narratori Nordici, da lei stessa diretta per Sperling & Kupfer, i pareri di lettura che per decenni alimentano le principali collane mondadoriane, dai Libri della Palma a Medusa, e non da ultimo studi rigorosi e informatissimi come Schiller in Italia o Il nuovo secolo della poesia tedesca, che nel ’29 la portano a un passo dalla cattedra di Letteratura tedesca dell’Università di Milano, a cui deve rinunciare per il suo rifiuto di prestare il giuramento fascista. I suoi stretti rapporti di amicizia con Thomas Mann, Stefan Zweig e altri intellettuali antifascisti le consentono, durante la guerra, di rappresentare l’«altra Germania», attraverso forme di resistenza culturale e una vastissima rete epistolare.

L’incontro milanese – organizzato da Fondazione Mondadori in collaborazione con l’Istituto Italiano di Studi Germanici di Roma e le Università di Catania e Verona, in collaborazione con il Goethe Institut di Milano – intende promuovere lo studio dell’intensa e sotterranea attività e dei rapporti internazionali di questa straordinaria figura invitando al confronto studiosi di letteratura tedesca e italiana, di storia contemporanea e storia dell’editoria, tra cui Anna Antonello, Natascia Barrale, Massimo Bonifazio, Mariarosa Bricchi, Anna Lisa Cavazzuti, Paola Maria Filippi, Arturo Larcati, Giorgio Mangini, Elisabetta Mazzetti, Gabriella Rovagnati, Mario Rubino e Michele Sisto.