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ANCeSCAO – Si alla sussidiarieta’, no alla subordinazione

Concluse a Roma le celebrazioni per il XXV dell'associazione   "Si alla sussidiarietà, no alla subordinazione" cosi si è espresso Esarmo Righini, presidente di ANCeSCAO (Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti) durante il Convegno di

Concluse a Roma le celebrazioni per il XXV dell’associazione

 

“Si alla sussidiarietà, no alla subordinazione” cosi si è espresso Esarmo Righini, presidente di ANCeSCAO (Associazione Nazionale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti) durante il Convegno di chiusura delle manifestazioni organizzate per il XXV della nascita dell’Associazione, tenutosi oggi a Roma nella Protomoteca in Campidoglio.

ANCeSCAO significa 1.447 Associazioni di Promozione Sociale su tutto il territorio nazionale ed oltre 400.000 aderenti che quotidianamente operano nel sociale per il sociale.

ancescao“I nostri Centri Sociali da oltre 25 anni creano e rafforzano legami e tessuto sociale, senza chiedere nulla, ma oggi è arrivato il momento di dire Basta!.”

“Da un lato infatti – ha evidenziato Righini – le amministrazioni locali chiedono ai nostri Centri di incentivare i servizi che offriamo ai cittadini, alle comunità, ai più deboli ma dall’altro diminuiscono o persino cancellano ogni forma di sostegno, dagli spazi forniti in comodato alle utenze a tariffe facilitate. Cene sociali e manifestazioni pubbliche sono le nostre uniche forme di sostentamento e non è possibile siano tassate come gli Enti profit”.

“Abbiamo sperato che la riforma del Terzo Settore prendesse in considerazione queste e le molte altre problematiche che ci coinvolgono, anche alla luce dei nuovi e veloci cambiamenti, ma siamo stati tagliati fuori da ogni discussione. Il testo licenziato dalla Camera è totalmente incentrato sull’Impresa sociale e non considera le APS, riducendole ad un mero enunciato; eppure esse sono, nel’ambito del Terzo Settore, le formazioni più numerose!”

Importanti le parole di Francesca Danese, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma “Vi ringrazio per quanto fate e auspico ancor più partecipazione attiva: insieme dobbiamo metterci in gioco! Nel futuro di questa città vedo meno case di riposo e più sperimentazioni di modelli di cohousing sociale, il recupero del tessuto sociale, del dialogo tra età diverse, nuove socialità : perché legalità e giustizia sociale si fanno insieme!”

Al Convegno, coordinato da Riccardo Bonacina, hanno preso parte il Professor Giuseppe De Rita, Presidente del Censis che ha fornito un’utile “fotografia” del Terzo Settore oggi, e Gino Mazzoli, esperto di welfare e di processi partecipativi, Consulente della Regione Emilia Romagna per Officina del Welfare che ha evidenziato “ANCeSCAO si trova in una posizione strategica per allestire legami sociali; siamo consapevoli che oggi ci siano “nuovi anziani” che dobbiamo avere la capacità di integrare, penso ad esempio agli stranieri, e con loro dobbiamo recuperare il gusto e il senso dello “star bene insieme”.

Significativa la presenza di Marian Sedmak, presidente di Age Platform Europe, il coordinamento europeo di oltre 160 associazioni per una rete di oltre 40 milioni di anziani in tutta Europa, perché con lui ANCeSCAO intende operare per rafforzare i rapporti ed i contatti nel contesto europeo e verificare insieme se esistano le possibilità di fare accordi anche transnazionali avviando incontri diretti.