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A Bookcity la collana 180 – Archivio critico della Salute Mentale – Domani 24 ottobre 2015 a Milano

Milano - sabato 24 ottobre 2015 ore 15.00 - Camera del Lavoro - Sala Buozzi La Collana 180 – Archivio critico della salute mentale partecipa a BOOKCITY con un evento, organizzato dalle Edizioni alphabeta Verlag, durante il

Milano – sabato 24 ottobre 2015 ore 15.00 – Camera del Lavoro – Sala Buozzi

La Collana 180 – Archivio critico della salute mentale partecipa a BOOKCITY con un evento, organizzato dalle Edizioni alphabeta Verlag, durante il quale l’attrice Sonia Bergamasco presenterà, insieme a Donatella Fidanza, educatrice DSM Fatebenefratelli di Milano, alle autrici e al Gruppo Rari&20, due dei tredici libri che compongono la Collana 180.

BookcityL’incontro dal titolo “La guarigione che accade. Storie sul tema della recovery, della ripresa, della rimonta, del farcela” si tiene alla Sala Buozzi, Camera del Lavoro, domani sabato 24 ottobre ore 15.00

Si terrà domani, sabato 24 ottobre 2015, alle ore 15.00 alla Sala Buozzi della Camera del Lavoro di Milano (Corso di Porta Vittoria 43), l’incontro “La guarigione che accade. Storie sul tema della recovery, della ripresa, della rimonta, del farcela”, organizzato dalla casa editrice Alphabeta Verlag di Merano nell’ambito della sua partecipazione a BOOKCITY, la manifestazione voluta dal Comune di Milano e dal Comitato Promotore (Fondazione Rizzoli “Corriere della Sera”, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si sono affiancati la Camera di Commercio di Milano e è affiancata l’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e l’ALI (Associazione Librai Italiani).

L’appuntamento sarà l’occasione per presentare due dei tredici libri di cui è composta la Collana 180 – Archivio critico della salute mentale, una collana editoriale che interpreta un bisogno di conoscenza e cerca di sviluppare un “pensiero critico”, una scommessa non facile, che però Aldo Mazza, direttore di Edizioni alphabeta Verlag, dal 2011 ha accettato disponendone con professionalità l’inserimento nel proprio catalogo.

A Bookcity saranno presentati: “La stanza dei pesci” di Flora Tommaseo con la preziosa introduzione di Claudio Magris – che definisce questo testo un romanzo di vita vera, talvolta troppo dolorosamente vera – e “Guarire si può. Persone e disturbo mentale” di Izabel Marin e Silva Bon, un libro che conclude un lavoro di ricerca condotta dal DSM di Trieste dove, per la prima volta, in maniera sistematica e attraverso sette narrazioni le persone che vivono e/o hanno vissuto l’esperienza del disturbo mentale si raccontano e riflettono sul come è (stato) possibile farcela, rimontare, guarire.

Oltre alle autrici ci saranno Donatella Fidanza, educatrice del DSM Fatebenefratelli di Milano e l’attrice Sonia Bergamasco. Ad accompagnare l’incontro i reading e le perfomance del Gruppo Rari&20. Insieme ripercorreranno le storie delle persone che vivono l’esperienza del disturbo mentale ponendo la riflessione sul come è possibile farcela. Le esperienze raccontate e le guarigioni possibili, arricchiscono l’immagine della guarigione con un forte contributo soggettivo. L’esperienza oggi ci dice che è possibile vivere la propria vita avendo consapevolezza della malattia, imparando a venire a patti con i sintomi e perfino utilizzarli come singolari risorse.

LA STANZA DEI PESCI

Da una parte la giovane Flora Tommaseo, che dal 2010 al 2011 affronta un’esperienza che le cambia la vita. Le pagine di questo struggente racconto parlano proprio quei giorni di dolore e di crescita interiore che l’hanno strappata da una vita radicata da tempo nell’oscurità del mondo.

La sua scrittura mai banale, puntuale e suggestiva, meraviglia e stupisce i lettori e accende i riflettori sugli “incidenti di percorso” di una vita.
 Un gesto o una parola, al posto sbagliato nel momento sbagliato e l’inimmaginabile può crollarci addosso. La condotta irriverente di Matilde, protagonista di questo libro/diario/autobiografia ne è un esempio. Troppe delusioni rimediate, sofferenze intascate, troppe lacrime non piante e troppe attese sradicate hanno portato ad anestetizzare i suoi dolori con i rimedi peggiori di cui un’anima si possa nutrire. Eppure Matilde è dotata di una sensibilità oltre le righe e a questa stessa sensibilità ricorre ogni volta che scrive sul suo magik book, sfuggendo così, almeno per qualche istante, alla routine giornaliera dei servizi e delle comunità d’accoglienza: dall’assunzione dei farmaci, alla partecipazione alle riunioni, dallo svolgimento dei compiti, alle litigate con i compagni e le compagne di viaggio.

Claudio Magris nella sua introduzione ricorda come l’autrice racconti esperienze laceranti e repulsive, con una chiarezza, una lucidità e una ferma pulizia linguistica, che liberano il testo da ogni compiacimento narcisistico, da ogni ostentazione del proprio dolore, da ogni tentazione di crogiolarsi nella propria sofferenza.

“Il libro di Flora, si presenta come un diario, un quaderno “minimo” di annotazioni essenziali, ma ben presto diventa luogo di apparizioni, immagini, sogni, riflessioni filosofiche, esistenziali e di pensieri dedicati alla natura e agli animali che si traducono in lei in energia creativa e in immagini di parola. Uno sguardo fortissimo quello di Flora. A Bookcity vorremmo che per un giorno ci dimenticassimo degli aspetti clinici di queste storie per lasciare spazio anche al potere creativo della parola” – sottolinea Sonia Bergamasco.

GUARIRE SI PUÒ. PERSONE E DISTURBO MENTALE

L’altro protagonista dell’incontro sarà il libro “Guarire si può. Persone e disturbo mentale di Izabel Marin, assistente sociale al Dipartimento di Salute Mentale di Trieste, e Silva Bon, storica contemporaneista che conosce in prima persona l’esperienza della sofferenza mentale. Il volume curato da Deborah Borca, con l’introduzione di Roberto Mezzina, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste, si iscrive in un filone di interesse internazionale, non solo italiano, che è quello, del tema della recovery, della ripresa, della rimonta del farcela. Oggi il concetto di recovery attraversa culture e pratiche della salute mentale e rappresenta certamente la sfida più grande all’ideaologia medica, nel momento in cui sottolinea la possibilità della guarigione e il ruolo attivo della persona, e non mette più al centro la malattia.

Le esperienze raccontate in questo libro se da un lato confermano le infinite guarigioni possibili, anche dal disturbo mentale severo, come sempre più frequentemente dimostrato da studi clinici ed epidemiologici, dall’altro introducono e arricchiscono l’immagine della guarigione con un forte e originale contributo soggettivo. Le persone con esperienza oggi ci dicono che è possibile vivere la propria vita avendo consapevolezza della malattia, imparando a venire a patti con i sintomi, a farli propri, a controllarli e perfino talvolta a utilizzarli come singolari e impensabili risorse.

A partire da queste osservazioni si tenta una prima puntuale descrizione dei servizi orientati alla recovery e delle buone pratiche che consentono alle persone di negoziare la propria cura, di costruire opportunità di crescita, di abitare identità differenti, di non perdere e di ricostruire il proprio potere contrattuale, di essere ascoltate.

La Collana 180Archivio critico della salute mentale si articola intorno a 4 grandi aree tematiche: Narrazioni, Riproposte, Attualità e Traduzioni. Di spicco i nomi che vi hanno collaborato: Claudio Magris, Sergio Zavoli, Sergio Moccia, Giuliano Scabia, Roberto Mezzina, Daniele Piccione, Pier Aldo Rovatti e molti altri ancora. Tutti i titoli della Collana cercano tutti di mantenere la promessa originaria, proponendo testi, ricercando nell’attualità, guardando con attenzione al mondo del narrare, del racconto e impegnandosi a portare in Italia testi di altre culture, non necessariamente anglosassoni.

I libri saranno in vendita nella sede dell’evento grazie a LIM – Librerie Indipendenti Milano.

Milano, 23 ottobre 2015