Home / Per il Sociale  / Animali  / Convegno LAV: “L’utilizzo degli animali nei circhi nel XXI secolo”

Convegno LAV: “L’utilizzo degli animali nei circhi nel XXI secolo”

"L'utilizzo degli animali nei circhi nel XXI secolo": Convegno LAV a Monza per evidenziare l'anacronismo di uno spettacolo basato sull'utilizzo di esseri viventi la cui natura è incompatibile con la vita nel circo. Esperti qualificati,

“L’utilizzo degli animali nei circhi nel XXI secolo”: Convegno LAV a Monza per evidenziare l’anacronismo di uno spettacolo basato sull’utilizzo di esseri viventi la cui natura è incompatibile con la vita nel circo. Esperti qualificati, di vari settori, si riuniscono per discuterne, mercoledi’ 9 marzo (ore 15-17,30), presso lo Urban Center di via Turati 6 (Monza, stazione)

 

L’utilizzo degli animali nei circhi è anacronistico e di fatto basato sulla privazione delle necessità etologiche degli animali: questo il filo conduttore del Workshop “L’utilizzo degli animali nei circhi nel XXI secolo” organizzato a Monza dalla LAV, mercoledì 9 marzo 2016 (ore 15.00 – 17.30 Urban Center – via Turati 6, Monza) con l’intervento di numerosi esperti.

circoIl convegno segue di pochi giorni la storica sentenza con cui la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per Livio Togni, titolare del Circo Darix Togni, a 1.800 euro di ammenda (ai sensi dell’articolo 727 del Codice penale) per aver detenuto a catene corte – in condizioni incompatibili con la loro natura e le loro caratteristiche etologiche – due elefanti. La LAV aveva denunciato il circo nel 2012 (e continuato a sostenere la denuncia opponendosi all’archiviazione del caso) a seguito del servizio di Striscia la Notizia che mostrava gli animali tenuti continuativamente a catena.

L’uso degli animali nei circhi risponde a una visione obsoleta di spettacolo, basato su sfruttamento di esseri viventi, a cui sempre più soggetti, pubblici e istituzionali, si dichiarano contrari. Ne è un esempio il crescente numero di Governi che vietano o limitano il loro uso per esibizioni, nei loro Paesi. 18 gli Stati dell’Unione Europea che ad oggi hanno emanato legislazioni nazionali in tal senso. Numerosi i Paesi che nel resto del Mondo hanno fatto altrettanto.

Non l’Italia, la cui legislazione di riferimento risale al 1968: nessuna restrizione quantitativa o di specie, nessun Registro Nazionale pubblico che evidenzi quanti animali sono detenuti nei circhi, in quali circhi e quanti circhi siano registrati sul territorio nazionale. Anzi, il nostro Paese prevede un sostegno economico alla strutture circensi: finanziamenti pubblici milionari erogati ogni anno direttamente dal Ministero dei Beni Culturali, Spettacolo e Turismo.

E questo mentre il 71,4% dei cittadini, secondo il Rapporto EURISPES del 2016, si dichiara contrario ai circhi con animali.

Mercoledì 9 marzo, per la prima volta nella città di Monza, esperti qualificati, con la LAV, analizzeranno le varie criticità legate all’uso di animali nei circhi, in particolare con riferimento agli aspetti etologici, socio-educativi, e giudiziari, nell’ambito dell’attività circense.

I sostenitori dell’uso di animali selvatici nei circhi affermano che questi animali non hanno le stesse esigenze comportamentali e fisiologiche dei loro simili selvatici perché sono nati in cattività e, a volte, sono stati allevati in cattività per più generazioni; il loro benessere, quindi, non ne risentirebbe.

Affermazioni smentite però dalla FVE (Federazione dei Veterinari Europei, tra cui la FNOVI-Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) che ha sottolineato (agosto 2015): “l’uso di mammiferi esotici, specialmente elefanti e grandi felini (leoni e tigri), nei circhi riflette una visione tradizionale, ma obsoleta, degli animali selvatici. Questi animali hanno lo stesso patrimonio genetico dei loro simili che vivono in natura, e mantengono perciò gli stessi comportamenti istintivi e bisogni naturali” che “non possono essere soddisfatti in un circo itinerante; soprattutto in termini di alloggi e di rispetto alla possibilità di esprimere comportamenti normali”. La FVE chiede quindi ai Governi dei Paesi Europei di introdurre il divieto di utilizzo di tali animali nei circhi di tutta Europa.

“Questo è solo un esempio delle evidenze scientifiche che contraddicono quanto affermano i difensori del circo con animali – afferma Gaia Angelini, Responsabile Area Animali Esotici, LAV e moderatrice del Convegno – proprio in forza di queste motivazioni, etiche e scientifiche, che dimostrano l’incompatibilità dei bisogni etologici primari degli animali con la prigionia imposta dai circhi, la vita itinerante, e l’addestramento a fini ludici, assistiamo, in Europa e nel mondo, al progressivo smantellamento del consenso verso i circhi con animali”.

LAVPROGRAMMA DEL CONVEGNO

L’ UTILIZZO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI NEL XXI SECOLO

IL PARERE DEGLI ESPERTI

Mercoledì 9 marzo 2016 | 15.00 – 17.30

Urban Center | via Turati 6 | Monza

STAZIONE FERROVIARIA DI MONZA _ BINARIO 7 _ SALA E

INTRODUZIONE E MODERAZIONE

Dott.ssa Gaia Angelini | Responsabile Area Animali Esotici, LAV

INTERVENGONO

Prof. Valerio Pocar

Garante per la Tutela degli animali del Comune di Milano, già Prof. Ordinario

di Sociologia del Diritto e Bioetica all’Università di Milano Bicocca.

IL CIRCO: UN CASO DI VIOLAZIONE GRAVE DEI DIRITTI DEGLI ANIMALI

Dott.ssa Annamaria Manzoni

Psicologa e psicoterapeuta. Autrice di libri e articoli sulla questione animale.

USO E ABUSO DEGLI ANIMALI NEI CIRCHI: COME MALE-EDUCARE I BAMBINI

Dott.ssa Ilaria Di Silvestre

Eco-etologa, Responsabile del programma Fauna Selvatica, Eurogroup for Animals,

Bruxelles.

L’ETOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI/SELVATICI NEI CIRCHI: COSA DICONO GLI SCIENZIATI.

Avvocato Carla Campanaro

Responsabile Ufficio Legale LAV. Docente scuole di P.G. e del Master di Diritto Animale all’Università di Barcellona.

LA REPRESSIONE DEI CRIMINI CONTRO GLI ANIMALI: ASPETTI SOSTANZIALI.