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CAMERA ITALIANA BUYER MODA: The Best Shops annuncia una nuova strategia associativa in difesa dei retaliers italiani

La Camera dei Buyer rilancia il rapporto con i top Brand basandolo sugli elementi della partnership di medio/lungo periodo e sull'etica dei rapporti Dopo una lunga assemblea in chiusura della Milano FashionWeek 2017, la Camera Italiana

La Camera dei Buyer rilancia il rapporto con i top Brand basandolo sugli elementi della partnership di medio/lungo periodo e sull’etica dei rapporti

Dopo una lunga assemblea in chiusura della Milano FashionWeek 2017, la Camera Italiana dei Buyer Moda, l’associazione che conta 114 retailers del lusso e oltre 400 punti vendita in Italia, ha votato a larga maggioranza un manifesto di intenti per rendere più coesa l’azione dei retailers associati, al fine di dialogare con maggior forza e unità con i grandi Brand italiani e stranieri.

Come Camera Buyer rappresentiamo con i nostri negozi il più grande market place del mondo, reale e virtuale, quello con maggiore heritage e potenziale di story telling. Siamo l’hardware del fashion system, i terminali degli sforzi creativi che hanno inizio con gli stilisti.

I Best Shop italiani si considerano a tutti gli effetti partner commerciali dei Brand, contribuiscono alla loro crescita e al racconto del mondo di stile da essi interpretato e lavoreranno affinché questo rapporto di partnership venga riconosciuto per tutta la durata del legame commerciale.

Pertanto, la nostra Associazione ha deciso di essere compatta per far sì che la Camera dei Buyer assolva alla sua mission, indicata nello statuto e nella carta dei valori, che è quella di “fare da organo facilitatore per gli imprenditori Associati per aiutarli a raggiungere i loro primari obiettivi aziendali: comprare bene e vendere bene”. Ed è per questo che all’interno del nuovo manifesto, gli Associati alla Camera si impegnano a confrontarsi con il mercato con voce unica, affinché ove le mutate strategie dei marchi possano prevedere un peggioramento delle condizioni economiche, queste siano applicate dando gli adeguati tempi di recupero. La Camera Buyer lavorerà per migliorare il quadro degli accordi generali affinché il repentino cambio da parte dei Brand delle condizioni non penalizzi i retailers italiani spingendoli al limite della possibilità di concorrere lealmente con i competitor europei.

Siamo certi che tale decisione, presa con l’intenzione di fare sistema, sia in linea con un desiderio condiviso anche da parte dei top Brand di rivitalizzare il sistema, di renderlo dinamico, trasparente ed efficiente, e di riconoscere all’Italia un ruolo centrale e di esempio per tutto il Fashion System.

Siamo da sempre la vetrina a cui il mondo si ispira. Visitando i nostri negozi storici, i buyer internazionali praticano celte e orientano i loro acquisti ed è per questo che dobbiamo essere messi nelle condizioni di lavorare al meglio per potere corrispondere il livello di eccellenza che fino a oggi abbiamo garantito.

Noi negozi di eccellenza italiana alleniamo al gusto e al bello il resto del mondo e lavoreremo affinché i Brand riconoscano la nostra funzione e si applichino ai rapporti l’etica e il rispetto dei reciproci accordi di fatto in essere per continuare a raccontare insieme l’eleganza scelta dagli italiani.

Confidiamo anche nella stampa di settore, affinché possa essere parte integrante di un sistema virtuoso che ha bisogno di recuperare anche la lettura critica dei fenomeni e di chiedere un cambio di passo lì dove se ne presenti la necessità. Per questo chiediamo massima divulgazione della presente.

Milano 27 Febbraio 2017