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Ornella Vanoni – Sono nata qui – sabato 28 ottobre ore 19:30 Piccolo Teatro Strehler

Ornella Vanoni ritorna al Piccolo Teatro per cantare storie di una malavita che non esiste più. Un repertorio che rivive grazie a una cantante straordinaria, nell’anno del Settantesimo dalla fondazione del teatro e in apertura

Ornella Vanoni ritorna al Piccolo Teatro per cantare storie di una malavita che non esiste più. Un repertorio che rivive grazie a una cantante straordinaria, nell’anno del Settantesimo dalla fondazione del teatro e in apertura dei due mesi di iniziative programmate dal Piccolo per ricordare Giorgio Strehler, a vent’anni dalla morte.

Ornella Vanoni – Ph credit Marinetta Saglio

È una gioia immensa poter andare in scena al Piccolo, il luogo dove sono nata come artista, su quel palcoscenico che Giorgio aveva voluto così tanto ma dove purtroppo non fece in tempo a portare i suoi spettacoli. È una grandissima emozione, perché mi
sembra di rivivere qualcosa di quel periodo con lui. Sono qui per offrire al pubblico del Piccolo – e anche a me stessa – qualcosa di bello, di cui vado fiera e che mi appassiona molto. Oggi faccio questo mestiere in modo diverso, grazie anche a un gruppo di musicisti con cui ho trovato una perfetta armonia. Il rapporto con il pubblico oggi è calore, divertimento, passione, risate, commozione. Mi piace intrattenere i miei spettatori. Ho smesso di avere paura e canto con gioia.
Sì, mi diverto. Ornella Vanoni

Nel 1956 Giorgio Strehler, in collaborazione con Dario Fo, Gino Negri, Fausto Amodei e Fiorenzo Carpi, si ispira a vecchie ballate dialettali per mettere in musica furfanti, spari, poliziotti, malfattori, carcerati, balordi e minatori, storie per lo più ambientate a Milano e talvolta cantate in milanese. La bella e struggente Ma mi, per esempio, fu scritta da Carpi e Strehler proprio per la voce della Vanoni, in quel finire degli anni Cinquanta che la vedeva debuttare, in via Rovello, in Questa sera si recita a soggetto e, insieme a Tino Carraro, Sergio Fantoni, Valentina Fortunato e Virna Lisi ne I giacobini, diretta dal suo Maestro.

Lo spettacolo coincide con la riapertura del Teatro Strehler, chiuso da luglio per interventi di manutenzione.

IL PROGRAMMA DELLA SERATA

Ma Mi (1959, di Giorgio Strehler e Fiorenzo Carpi)
Hanno ammazzato il Mario in bicicletta
(1961, di Dario Fo, Fiorenzo Carpi, Gianfranco Reverberi, Bruno Canfora)
Le Mantellate (1959, di Giorgio Strehler e Fiorenzo Carpi)
Mi redimo (1934, di Giuseppe Cioffi ed Enzo Fusco)
Moritat (1928, di Bertolt Brecht e Kurt Weill, eseguita in tedesco)
Tango Ballade (1928, di Bertolt Brecht e Kurt Weill, traduzione in italiano di Giorgio Strehler)
Senza fine (1961, di Gino Paoli)
Che cosa c’è (1963, di Gino Paoli)
Dettagli (1973, di Roberto Carlos e Erasmo Carlos, adattamento italiano di Bruno Lauzi)
Io so che ti amerò
(1976, di Vinicius de Moraes e Antônio Carlos Jobim, adattamento italiano di Sergio Bardotti)
Vedrai vedrai (1965, di Luigi Tenco)
L’appuntamento (1970, di Roberto Carlos ed Erasmo Carlos, adattamento italiano di Bruno Lauzi)
Domani è un altro giorno (1971, di Giorgio Calabrese e Jerry Chesnut)
SOS (1995, di Ornella Vanoni, Grazia Di Michele)
Just in time (1956, Jule Styne, Betty Comden e Adolph Green)
Love is a losing game (2006, di Amy Winehouse)
Caruso (1986, di Lucio Dalla)
Non insegnate ai bambini (2003, di Giorgio Gaber e Sandro Luporini)
Vengo anch’io (1968, di Enzo Jannacci, Dario Fo e Fiorenzo Fiorentini)
È poi tutto qui
(Is That All There Is 1969, di Jerry Leiber e Mike Stoller, adattamento italiano di Bruno Lauzi)
[Bis]
Io che amo solo te (1962, di Sergio Endrigo)
C’è una ragione di più
(1969, di Franco Califano, Ornella Vanoni, Luciano Beretta, Mino Reitano e Franco Reitano)

Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), sabato 28 ottobre 2017
Ornella Vanoni: sono nata qui
ideazione Ornella Vanoni
ingegnere del suono Luciano Graffi, disegno luci Claudio De Pace
con Roberto Cipelli (pianoforte), Bebo Ferra (chitarra),
Loris Leo Lari (basso), Piero Salvatori (violoncello)
coordinamento ed assistente personale dell’artista Nadia Orecchio
produzione Bubba Music srl
in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Orari: sabato 28 ottobre, 19.30
Durata: 2 ore circa

Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv

Ornella Vanoni nasce a Milano il 22 settembre 1934. Studia all’estero fin da piccola e ha così l’occasione di imparare quattro lingue. Si iscrive alla scuola del Piccolo Teatro e incontra Giorgio Strehler che diventa, oltre che il maestro, il suo compagno.
Debutta nel 1957 ne I Giacobini di Federico Zardi. Strehler decide di inventare per lei un genere totalmente nuovo che prenderà il titolo di “canzoni della mala”, in buona parte scritte da lui con la collaborazione di Fiorenzo Carpi, Gino Negri, Dario Fo e altri. Con questo repertorio, Ornella approda al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1959. L’incontro nel 1960 con Gino Paoli la avvicina alla canzone d’autore e dà vita a una collaborazione autore-interprete per brani memorabili. Vince il premio San Genesio come migliore attrice nel 1961 per L’idiota di Achard e La fidanzata del bersagliere di Anton. L’anno seguente è chiamata da Garinei e Giovannini per portare Rugantino anche a New York. Da questo momento ci sono solo musica, dischi, tv e festival. Vince il primo premio, insieme a Modugno, al Festival di Napoli con Tu sì ’na cosa grande e vince anche il secondo cantando con Nunzio Gallo la canzone Ammore mio.
Partecipa a cinque Festival di Sanremo. Per qualche anno si trasferisce a Roma e fonda la sua casa
discografica, “Vanilla”; l’attività musicale prosegue con gli LP a tema, affiancata dal lungo sodalizio artistico e umano con Sergio Bardotti che la porta a scrivere i testi che interpreta e a collaborare – riscuotendo un enorme successo – con i New Trolls. Sempre con Bardotti Ornella si avvicina al fantastico mondo del Brasile di Vinícius de Moraes e Toquinho. La collaborazione con Bardotti si conclude con l’album Ornella &…, inciso con i maggiori jazzisti del mondo: George Benson, Herbie Hanckock, Steve Gadd, Gil Evans, Michael Brecker, Ron Carter.
Una bella esperienza cinematografica arriva nel 1979 con I viaggiatori della sera, film scritto, diretto e interpretato da Ugo Tognazzi, tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Simonetta.
Nel 1985, con Giorgio Albertazzi, recita in teatro in Romantic Comedy di Bernard Slade. Negli anni ’90 ha inizio la collaborazione con il produttore artistico Mario Lavezzi. Da questo sodalizio nasce, nel 1995, il prestigioso disco Sheherazade. Si susseguono successi discografici epocali e relative tournée, tra questi il disco Argilla, progetto anticommerciale ma fortemente voluto da Ornella, con Paolo Fresu, Natalio Mangalavite, Attilio Zanchi, Roberto Cipelli, Antonello Salis e altri.
Nel 1988 con il concerto O, porta in teatro qualche cosa di assolutamente nuovo: l’arte, con il segno forte di Arnaldo Pomodoro. È di nuovo in teatro nel 2007, al Festival Magna Grecia Teatro con Femmina e Fuoco – Voci dal mito dove interpreta le donne del mito greco nello spettacolo diretto da Giancarlo Cauteruccio. Il 2008 è l’anno di importanti riconoscimenti: “Premio Milano donna – le donne che hanno fatto grande Milano”, “Premio Marisa Bellisario Speciale alla Carriera” e “Premio
Lunezia”. L’anno si chiude con l’uscita del nuovo cd Più di me, dove molti dei migliori artisti italiani duettano con lei – in pochi mesi doppio disco di platino e premio WMA 2009 – e cui segue uno spettacolare concerto in Piazza del Duomo al quale assistono 40.000 persone.
È ancora una prima serata di Rai 1 che “sbanca” l’auditel e ottiene un grande share, oltre ad essere seguita da una tournée di nove mesi in tutta Italia.
In novembre 2009 l’uscita di un nuovo cd Più di te dove interpreta al maschile noti brani dei migliori cantautori presentato in quattro memorabili serate al Blue Note di Milano. A maggio 2010 riceve al Campidoglio di Roma il prestigioso “Premio Simpatia 2010”. Il meglio della registrazione live al Blue Note viene raccolto in un doppio cd Ornella Vanoni Live al Blue Note che esce in ottobre 2010. Nel 2011 decide insieme a Peppe Servillo di fare uno spettacolo al Teatro Strehler con un mix di “mala”, Brecht e delle stupende sceneggiate napoletane. Nello stesso anno esce la sua biografia, Una bellissima ragazza, con i commenti del giornalista Giancarlo Dotto.
Nel marzo 2012 è presentato in anteprima al Piccolo Teatro Strehler Ornella Vanoni. Ricetta di donna, primo docu-film dedicato ad Ornella Vanoni. Nel settembre 2013 pubblica il nuovo album di inediti Meticci (Io mi fermo qui). Nel 2014 prende il via un’avventura teatrale e canora che la vede esibirsi nei principali teatri italiani. Alle trenta date sold out si aggiunge la partecipazione al film Ma che bella sorpresa, dove interpreta la moglie di Renato Pozzetto, madre di Claudio Bisio.
Ma a Ornella piace cambiare, scoprire nuovi mondi e farsi attraversare da nuove emozioni. Ora più che mai, a 82 anni, si sente un’anima libera, così progetta e realizza Ornella free soul, con cui riattraversa l’Italia spingendosi oltre, accompagnata da tre affermati jazzisti (Roberto Cipelli al piano, Bebo Ferra alla chitarra e Piero Salvatori al violoncello). Nel 2015 le viene attribuito il Premio Elsa Morante. Nel dicembre 2016 è la volta di due serate de L’arte e L’incontro, dove, al suo trio eccezionale, si aggiunge Paolo Fresu. È stata insignita delle onorificenze di Commendatore e di Grand’Ufficiale.

Milano, 27 ottobre 2017