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Convegno “Il fotogiornalismo negli anni ’70” Università Statale

4 e 5 dicembre, Università degli Studi di Milano Sala Napoleonica, via sant'Antonio, 12     Organizzato dal Centro Apice dell'Università degli Studi di Milano, che possiede tra l'altro il ricchissimo archivio fotografico del quotidiano "La Notte", il convegno

4 e 5 dicembre, Università degli Studi di Milano
Sala Napoleonica, via sant’Antonio, 12

 

 

Organizzato dal Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, che possiede tra l’altro il ricchissimo archivio fotografico del quotidiano “La Notte”, il convegno internazionale chiama a raccolta studiosi di diversa matrice – storici della fotografia e delle arti visive, storici del giornalismo, esperti di comunicazione visiva – oltre a un grande fotoreporter come Uliano Lucas per una riflessione sul fotogiornalismo negli anni Settanta.

Quel decennio, che iniziò con il Sessantotto, è ricchissimo sotto molti aspetti: per gli eventi che lo attraversarono, per le trasformazioni profonde della società, per i suoi nuovi protagonisti – le donne e i giovani – , per le proteste politiche e i fermenti internazionali. Fu un momento di snodo, dunque, di metamorfosi, di crisi e cambiamento per l’Europa tutta. E allo stesso tempo fu una fase fecondissima per la sperimentazione nei campi delle arti, della comunicazione visiva, dell’informazione e di quella che fu definita “controinformazione”.

La stampa ne fu protagonista e testimone.

E la stampa raccontò e interpretò anche attraverso l’immagine fotografica quel decennio. Quotidiani, settimanali, stampa popolare, riviste culturali, riviste politiche, secondo prospettive e sguardi spesso diversi, trasmisero uno spaccato di quella realtà multiforme e in movimento: la cronaca, il terrorismo, la violenza politica, le proteste sindacali, le manifestazioni dei giovani, la nuova immagine della donna, le trasformazioni del paesaggio e le lotte per la difesa dell’ambiente, i nuovi modelli divistici e le star del rock;

e poi epocali accadimenti, come l’invasione della Cecoslovacchia o lo sbarco sulla luna; o le grandi tragedie nazionali, come la strage di Piazza Fontana e il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro; o il tramonto di culture locali incalzate dalla “modernità”; e poi ancora il Festival del Parco Lambro raccontato da Toni Thorinbert e Giovanna Calvenzi, le occupazioni delle case nel quartiere romano di San Basilio colto dalla macchina di Tano D’Amico, i morti di mafia immortalati da Letizia Battaglia; e infine i grandi servizi da tutto il mondo di fotografi come Mario De Biasi e Sergio Del Grande per “Epoca”.

Intanto sta cambiando la figura stessa del fotoreporter, in direzione di una sempre più spiccata e riconosciuta autorialità: una tendenza che, in quello stesso decennio, porta la fotografia dei reportage dai giornali ai libri monografici, alle mostre e alle collezioni dei musei.

Milano, 1 dicembre 2017