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Lav. Rapporto Eurispes 2018, stabili le tendenze sugli animali accolti in casa

Lav: italiani e animali, i dati parlano di alta fedelta'. Una famiglia italiana su 3 accoglie un pet, impiegando tempo libero e risorse. Il 22% ha aumentato i consumi per gli animali Vivere con un animale

Lav: italiani e animali, i dati parlano di alta fedelta’. Una famiglia italiana su 3 accoglie un pet, impiegando tempo libero e risorse. Il 22% ha aumentato i consumi per gli animali
Vivere con un animale non e’ un lusso: Lav in piazza 10-11 marzo e il weekend seguente con una petizione per un fisco non più nemico dei quattrozampe!

 

 

“I dati parlano chiaro, gli animali sono ormai componenti a pieno titolo delle famiglie italiane”, così la LAV commenta a caldo il dati diffusi da Eurispes nel corso della presentazione del Rapporto Italia 2018.

“Si tratta di tendenze ormai stabili, che fanno parte delle scelte quotidiane dei cittadini italiani e confermano il rapporto con gli animali come elemento stabile delle vite di una famiglia su tre” spiega la LAV, con riferimento ai dati appena pubblicati dal prestigioso Istituto di ricerca italiano.

Secondo l’indagine Eurispes, infatti, nel 2018 circa 3 italiani su 10 hanno accolto un animale domestico in casa (32,4%), con la prevalenza di cani (63,3%) e gatti (38,7%), senza trascurare altri animali come uccelli (6,2%), conigli (5,9%), tartarughe (5%) e pesci (4,8%): un fenomeno quantificabile in milioni di animali, che per molti sono diventati componenti della famiglia a pieno titolo.

Lo dimostra anche il fatto che, secondo il Rapporto, oltre la metà (53,5%) di chi accoglie in casa un animale decide di dedicare una buona parte del proprio tempo libero per il benessere e le necessità del proprio compagno di vita (passeggiate, gioco, attività all’aperto, etc.) mentre il 46,2% è disposto rinunciare in alcune occasioni ad uscire o a fare un viaggio per non lasciarlo solo.

“Sono numeri che ci parlano di responsabilità e fedeltà, eppure, i milioni di animali che vivono in famiglia – commenta la LAV – continuano ad essere considerati “cose” dal punto di vista giuridico, o ancor peggio, “beni di lusso” … sì, perché il nostro fisco prevede per cure veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro la stessa aliquota iva (22%) che si applica, appunto, ai beni di lusso”.

Ma il rapporto Eurispes parla chiaro su cibo, vaccini e spese veterinarie in generale, pulizia: il 57% di chi ha accolto un animale in casa spende fino a 50 euro al mese per prendersene cura, aumenta inoltre il numero di chi spende da 51 fino a 100 euro, il 31,4% con un incremento di oltre il doppio rispetto al 2017 (+ 16%).

Di fronte a queste cifre si conferma l’urgenza di interventi tempestivi da parte delle Istituzioni, per questo la LAV è in questi giorni impegnata in un appello affinché i candidati premier e le liste candidate alle prossime elezioni Politiche si facciano carico di impegni precisi, per una Legislatura di cambiamento, anche per gli animali (#ancheglianimalivotano).

I dati diffusi oggi da Eurispes danno forza a ciò che sosteniamo da anni: la nostra società è sempre più attenta ai loro diritti e anche la politica e la legislazione devono adeguarsi a questi cambiamenti – spiega la LAV – Vivere con un animale domestico è una scelta che riguarda persone e famiglie, con percentuali che non possono restare ignorate: i dati ci mostrano che accogliere un animale non può essere considerato un lusso.

Noi vogliamo rendere più facile, e normale, vivere con cani e gatti e per questo saremo in piazza il weekend del 10 e 11 marzo, ed il fine settimana successivo con una petizione per chiedere un Fisco non più nemico dei quattrozampe, ovvero, la cancellazione dell’aliquota IVA al 22% (beni di lusso) su cure veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro, l’abbattimento dei costi sproporzionati dei farmaci veterinari, l’aumento delle detrazioni dalla dichiarazione dei redditi delle spese veterinarie e dei farmaci e, in ultimo ma non per ultimo, il riconoscimento nella Costituzione degli animali quali esseri senzienti, con il cambiamento del Codice Civile che li considera ancora come cose…”

“Oggi – conclude la LAV- il rapporto Eurispes non fa che confermarci nella nostra scelta di dedicare grande parte del nostro impegno per il 2018 a chi accoglie uno o più animali nella propria famiglia, un’istanza urgente di cui eravamo convinti, ora sostenuta anche dai dati più aggiornati di un prestigioso Istituto di ricerca.

Ci auguriamo che le Istituzioni e la politica, si dimostrino all’altezza della sensibilità degli Italiani, adottando seri impegni in occasione delle prossime elezioni Politiche, cui tener fede nei prossimi anni di legislatura”

30 gennaio 2018