Home / Eventi  / Mostre  / “A tu per tu” con Mario Nigro, fra astrattismo e psicoanalisi

“A tu per tu” con Mario Nigro, fra astrattismo e psicoanalisi

Sabato 7 febbraio, ore 17.30, Palazzo De’ Rossi, Pistoia   Il prossimo appuntamento di A tu per tu con l’opera d’arte, sabato 7 febbraio alle ore 17.30, (Palazzo De’ Rossi, via De’ Rossi 26, Pistoia) sarà dedicato

Sabato 7 febbraio, ore 17.30, Palazzo De’ Rossi, Pistoia

 

75974 002Il prossimo appuntamento di A tu per tu con l’opera d’arte, sabato 7 febbraio alle ore 17.30, (Palazzo De’ Rossi, via De’ Rossi 26, Pistoia) sarà dedicato al pittore pistoiese Mario Nigro, innovativo interprete dell’astrattismo, tra i più impegnati e importanti protagonisti della ricerca artistica italiana della seconda metà del Novecento.

Ad illustrare la sua poetica, lo studioso Augusto Iossa Fasano, psicanalista che si avvale delle arti visive nell’esercizio della professione e nella didattica, e che condurrà il pubblico attraverso l’indagine di un’opera della serie Tensioni reticolari (1956), mettendo in relazione le peculiarità stilistiche e formali della tela con le vicende personali dell’autore e con il contesto storico, sociale e culturale di riferimento.

L’incontro si focalizzerà sul passaggio dalle geometrie rigorose proprie delle prime produzioni dell’artista, alle composizioni degli anni ’50 in cui la rigidità delle griglie si deforma per lasciare spazio a linee oblique e contrasti cromatici, rappresentazione drammatica ed espressiva del dato emozionale.

Come sempre in occasione degli incontri di A tu per tu con l’opera d’arte, le sale espositive della Fondazione saranno aperte al pubblico dalle ore 15.30 alle 19.30 permettendo la visita della collezione Arte pistoiese attraverso i secoli, in cui sono conservate opere, tra gli altri, di Marino Marini, Remo Gordigiani, Jorio Vivarelli, Sigfrido Bartolini, Agenore Fabbri, Adolfo Natalini, Gianni Ruffi e Roberto Barni.

Mario Nigro (Pistoia, 1917 – Livorno, 1992), alle spalle studi musicali e una formazione scientifica (doppia laurea in Chimica e Farmacia,) si appassiona presto alle arti visive e inizia a dipingere da autodidatta. Nel 1949 entra a far parte del Mac (Movimento per l’arte concreta) con Munari, Dorfles e Fontana, abbandonando l’attività di farmacista per dedicarsi esclusivamente alla pittura. Nel 1959 ottiene mostre personali alle gallerie Kasper (Losanna), del Cavallino (Venezia) e Annunciata (Milano), mentre nel 1968 gli viene riservata una sala personale alla Biennale di Venezia. Celebrato più volte in rassegne artistiche internazionali, tra cui quella del 1971 a Münster (Arte concreta. Die Italienische Konstruktivismus), la Biennale di Venezia gli rende omaggio nel 1993 con una mostra che inaugura la riscoperta della sua opera.

Augusto Iossa Fasano, psicoanalista esperto in adolescenza e senilità, si occupa di formazione di psicoanalisti e psicoterapeuti. Autore di numerose pubblicazioni nel campo dell’art-terapia, si avvale delle arti visive come contributo alla clinica e alla didattica. Non interpreta l’opera d’arte alla luce della psicoanalisi, ma dimostra come l’artista costruisca un percorso che è un modello di pensiero e di comportamento.