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Vizi e virtu’ della coppia in un fumetto, dal web a fenomeno editoriale

Ci sono tutti i componenti e le problematiche del rapporto a due, ma conditi con tanta ironia e un pizzico di piccante malizia, nella trilogia di Sacro/Profano della giovane autrice Mirka Andolfo   Si chiamano Angelina e

Ci sono tutti i componenti e le problematiche del rapporto a due, ma conditi con tanta ironia e un pizzico di piccante malizia, nella trilogia di Sacro/Profano della giovane autrice Mirka Andolfo

 

Si chiamano Angelina e Damiano i protagonisti delle storie che, dopo il boom sul web, sono passati alla carta stampata, trasformandosi in un sorprendente successo editoriale. Una trilogia che strizza l’occhio all’opera dantesca, ma solo nella suddivisione dei capitoli, Inferno e Purgatorio, già da tempo in libreria e Paradiso, che sarà presentato nel corso della SP3_cvr-okrassegna Lucca Comics&Games, nella città toscana dal 29 ottobre al primo novembre dall’editore Dentiblù.

Le vicende prendono spunto da normali situazioni di rapporto a due, in chiave umoristica e garbatamente sexy, con una narrazione raffinata, comica e un po’ surreale. Un diavoletto sgangherato e un po’ “sfigato” lui, un’angela inconsapevolmente candida e dalle forme provocanti lei che, come spesso accade agli opposti, si attraggono, si piacciono e si sposano.

L’evoluzione è solo apparentemente scontata, perché alle normali vicissitudini si sommano gli inconvenienti e le gags generate dalle dispute tra amici e parenti, complicate dalle origini diaboliche o celesti dei personaggi. Nulla di diverso dai rapporti tra persone di diversa estrazione sociale, culturale o razziale.

Probabilmente il successo del fumetto è proprio nel riconoscimento da parte di ogni lettore in almeno una delle tante situazioni, forse in molte. Una quotidianità narrata con leggerezza, dove il tratto elegante addolcisce i vizi e ironizza sulle virtù, rendendo buffi anche i ricorrenti accenni erotici, sacrospecialmente di Damiano, costantemente turbato dalla bellezza prorompente di una versione di donna angelicata decisamente “sui generis”.

Vincenzo Mollica, nella sua prefazione a Paradiso cita Alda Merini quando “una volta mi disse che il poeta mette in versi i propri guai migliori. Mirka sta facendo proprio questo: racconta storie come se fossero una festa in cui ci siamo tutti tra cielo e terra nel punto esatto dove si impasta la felicità”.