Home / Eventi  / Sport & Motori  / Italiani a un passo dalla prova costume: soddisfatti o no del lavoro fatto in palestra?

Italiani a un passo dalla prova costume: soddisfatti o no del lavoro fatto in palestra?

Secondo un sondaggio di Gympass, il 62% ritiene di essersi allenato a sufficienza per mettersi in costume senza vergognarsi, anche se il 52% sa che avrebbe potuto fare di meglio per arrivare in spiaggia più

Secondo un sondaggio di Gympass, il 62% ritiene di essersi allenato a sufficienza per mettersi in costume senza vergognarsi, anche se il 52% sa che avrebbe potuto fare di meglio per arrivare in spiaggia più preparato

Sono mesi che ci prepariamo (chi più, chi meno) alla prova costume. Gympass, il leader mondiale nel settore dei benefit aziendali a favore della salute e della qualità della vita, ha cercato di capire con che spirito, dopo i tanti (o pochi) sforzi fatti in palestra, gli italiani si presenteranno in spiaggia.

Il 62% ritiene che i risultati ottenuti con il sudore sono sufficienti per sentirsi a proprio agio con se stessi. Il 22% li considera insufficienti ma non pare preoccuparsene, a differenza del 10% che non ci pensa nemmeno a togliersi i vestiti. Solo un fiero 6% sfoggerà soddisfatto la propria forma fisica.

Rispetto allo scorso anno, il 46% degli intervistati si trova stazionario, quindi sempre fuori forma, mentre il 22% nota i miglioramenti di questi 12 mesi di sforzi in palestra. Il 18% ritiene invece di aver peggiorato il proprio stato fisico, ammettendo di essersi allenato di meno. Per ovviare a difetti più o meno visibili, si ricorre a trucchi come trattenere la pancia in dentro, assumere posizioni plastiche o indossare costumi in grado di valorizzare i pregi (26%). Il 40% non fa nulla e si mostra così com’è.

Ma qual è il primo pensiero quando infiliamo il costume a inizio stagione? Secondo il sondaggio di Gympass, 52% con un un mea culpa ammette che, se quelli sono i risultati, non si è allenato abbastanza. Il 29% invece già si promette di voler fare di più l’anno a venire, mentre uno sconsolato 11%, di fronte allo specchio pensa di aver investito male il proprio tempo, e quasi si pente di non averlo trascorso sul divano invece che a faticare.

Quel che è certo, che in vacanza gli italiani appendono il borsone della palestra al chiodo. Il 44% dichiara spudoratamente che l’unico sforzo ammesso è quello per mettersi la protezione solare. Niente sport ma almeno un po’ di movimento per il 54% che per lo meno non disdegna camminate, partite a beach volley etc.. Resta uno stoico 2%, per il quale l’allenamento non conosce stagioni.

Può capitare che il dolce far niente sotto l’ombrellone ci porti a buttare l’occhio sugli altri. E così il 41% vede nei difetti degli altri una giustificazione, pensando di non essere l’unico fuori forma. Un autocritico 34% guarda gli altri per avere uno stimolo a migliorarsi, mentre il 15% non si guarda nemmeno intorno e ritiene di non aver niente da invidiare a nessuno. Il 10% preferisce non buttare l’occhio, perché a prescindere, sa che il vicino di sdraio sarà messo meglio di lui.

Gympass è leader mondiale nel settore dei benefit legati al benessere aziendale. La multinazionale brasiliana, fondata a San Paolo nel 2012, ha avuto da subito la missione di migliorare la salute e lo stile di vita delle persone, fornendo un accesso flessibile a tutti i tipi di sport attraverso il pagamento di un unico abbonamento o di pass giornalieri per le palestre affiliate.
Gympass ha la più grande rete di palestre di tutto il mondo: è presente in 11 paesi con più di 21.000 strutture in 2.300 città differenti. Queste strutture offrono più di 500 attività, tra cui Pilates, Yoga, Zumba, Crossfit etc.. In Italia sono oltre 1000 le palestre che hanno deciso di entrare a far parte di questo network.

Milano, 1 agosto 2017